21 marzo 2016 – Capodanno Kurdo – un appello di Gianni Sartori

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1936 – 2016: LA RESISTENZA CONTINUA
(di Gianni Sartori)

1936: a Barcellona, Donosti, Madrid operai, braccianti, libertari, democratici…scendono, armati, nelle strade per contrastare il golpe fascista di Francisco Franco e per conquistare una vita degna.

2016: nel Rojava e nel Bakur , a Kobane come a Cizre e Dijarbakir, la popolazione curda resiste sia ai fascisti di Isis-Daesh (moderna versione mediorientale dei “corpi franchi” e delle S.A. tedeschi, apripista del nazismo istituzionalizzato) che al fascismo, lievemente mascherato, di Erdogan. Per la Libertà, per l’Umanità, per una vita degna di tutte e di tutti.

Il governo turco, foraggiato dalla Unione europea con 3 miliardi di euro, ha scatenato una vera pulizia etnica, all’interno dei propri confini, contro i curdi.
Qualche esempio: sono oltre 300 i morti accertati nella sola città di Cizre, sottoposta a continui bombardamenti, mentre sono ormai una novantina i giorni del coprifuoco imposto a Sur (quartiere di Dijarbakir, in teoria patrimonio mondiale dell’Unesco) dove i civili, in gran parte donne e bambini, nascosti negli scantinati, chiedono di non essere abbandonati ad un ennesimo massacro per mano delle truppe di Erdogan.

Complessivamente le vittime civili di questi attacchi alle città curde nel Bakur sono centinaia; e presumibilmente ancora di più i militanti della Resistenza del PKK caduti sotto il piombo turco.
E non è certo un caso che a essere prese di mira dalla polizia e dall’esercito turchi siano spesso le donne e le bambine (una quarantina finora accertate, con età compresa dai 3 mesi ai 52 anni). Inevitabilmente vien da fare un parallelo con quanto accadde un secolo fa agli armeni. Quello che il nazionalismo turco ha organizzato nel 1915 (ittahat ve terakki) si sta ripetendo oggi contro i curdi.

Mentre il popolo curdo, da solo o quasi, tiene alta la bandiera della dignità umana e di un progetto sociale che garantisca la libertà di tutte le componenti (etniche, religiose…) presenti in quei territori, cosa fa il nostro paese?
L’Italia sta dando una mano vigorosa agli aguzzini, sia tacendo sui massacri per salvaguardare i propri interessi, sia fornendo armi e sistemi militari (vedi Finmeccanica). E ora, forse con quelle stesse armi (sempre che non le abbiano già passate a Isis-Daesh) la Turchia sta bombardando anche i curdi delle Ypg-Ypj nel Rojava.

Piccola consolazione, sono numerose (anche se sempre troppo poche) le manifestazioni nella penisola per protestare contro il massacro operato da Ankara. A Roma il 25 gennaio, a Trieste e Bolzano il 27…
Ma in marzo è possibile dare una testimonianza ancora più concreta della nostra solidarietà partecipando al Capodanno curdo (Newroz) del 21 marzo 2016.
Allego l’appello-invito delle organizzazioni curde, girato da UIKI che chiede la presenza di osservatori internazionali che possono registrarsi direttamente.

Care amiche,
Cari amici,

Vi invitiamo cordialmente a raggiungerci per il Newroz (Capodanno Curdo, 21 marzo) a Diyarbakir il 21 marzo 2016.

Il Newroz, l’equinozio di primavera, viene celebrato in una vasta are geografica come l’annuncio del risveglio comune della natura e della società. Per il popolo curdo il Newroz è anche il simbolo della lotta contro la tirannia e la libertà dal giogo.

Mentre il Newroz di quest’anno si avvicina stiamo assistendo all’inasprimento delle politiche di violenza e oppressione del governo turco contro il popolo curdo, all’intensificarsi del conflitto interno in Siria e all’aumento delle minacce di conflitti regionali e globali. In un simile contesto vorremmo celebrare il Newroz come parte delle lotte per una pace giusta e sostenibile, l’autogoverno autonomo e la coesistenza democratica in Turchia, Rojava (Siria settentrionale) e nel Medio Oriente più ampio. Per piacere venite e unitevi a noi per sostenere lo spirito libero del Newroz. Saremo onorati e rafforzati dalla Vostra presenza.

In solidarietà,

A nome del Comitato Organizzativo Newroz 2016

Selahattin Demirtaş & Figen Yüksekdağ /Co-Presidenti, Partito Democratico dei Popoli (HDP)
Selma Irmak & Hatip Dicle/ Co-Presidenti, Congresso della Società Democratica (DTK)Ayla Akat Ata /Portavoce, Congresso delle Donne Libere (KJA)
Kamuran Yüksek /Co-Presidente ,Partito Democratico delle Regioni (DBP)

PROGRAMMA

Data: 21 marzo 2016
Luogo: Piazza Newroz a Diyarbakir
Sede e orario incontro: Edificio del Congresso della Società Democratica – ore 08:00

REGISTRAZIONE:
Per piacere inviateci le seguenti informazioni a international@hdp.org.tr

Nome e cognome:
Istituzione/organizzazione/ Paese:
E-mail/numero di telefono:
Orario di arrivo e partenza (giorno e ora)
Nome dell’Hotel:
Esigenze specifiche (Interprete e altro):

Per ulteriori informazioni per cortesia contattate:
Rappresentanza HDP in Europa: hdpeurope@skynet.be
Commissione esteri HDP: diplo.hdp@outlook.com

E concludo: l’odierna resistenza dei Curdi è per l’Umanità e ognuno di noi, per quanto sta nelle sue possibilità, dovrebbe schierarsi al loro fianco. Qui e ora.
Se lo meritano.

Gianni Sartori

nota: Per evidenti limiti finanziari, il Comitato organizzativo del Newroz 2016 non è in grado di coprire alcuna spesa di viaggio e alloggio. Chi fosse in grado di partecipare ha la possibilità di prenotare in uno dei seguenti hotel:

1.Hilton Garden Inn: http://hiltongardeninn3.hilton.com/en/hotels/turkey/hilton-garden-inn-diyarbakir-DIYDAGI/index.html
2.Dies Hotel: http://diesotel.com/?lang=en
3.Miroğlu Hotel: http://www.mirogluhotel.com/
4.Turistik Hotel: http://www.turistikotel.com.tr/
5.Dedeman Hotel: http://www.dedeman.com/hotel-diyarbakir/dedeman-diyarbakir.aspx
6. Mitannia Hotel: http://www.mitanniaregencyhotel.com/

Un appel à la communauté internationale de participer à le Newroz (nouvelle année kurde) à Diyarbakir (21 Mars 2016). Pour le peuple kurde Newroz est aussi le symbole de la lutte contre la tyrannie et la liberté du joug.

(écrit par Gianni Sartori, journaliste et écrivain vénitien)
1936 – 2016: LA RESISTANCE CONTINUE

1936 à Barcelone, Donostia, Madrid, travailleurs, ouvriers, libertaires, démocratiques … descendent, armés, dans les rues pour lutter contre le coup d’État fasciste de Francisco Franco et à la conquête d’une vie digne.
2016: dans le Rojava et le Bakur, à Kobane comme à Cizre et à Dijarbakir, la population kurde résiste à les fascistes du Isis-Daesh (version moderne du Moyen-Orient du «corp franc» allemand SA, les précurseurs du régime nazi institutionnalisé) et au fascisme, légèrement masqué, de Erdogan. Pour la liberté, pour l’humanité, pour une vie digne de chacun et de tous.
Le gouvernement turc, financé par l’Union européenne avec 3 billions d’euros, a déclenché un véritable nettoyage ethnique, au sein de ses frontières, contre les Kurdes.
Alors que le peuple kurde, seuls ou presque, tien haut le drapeau de la dignité humaine et d’un projet social qui garantit la liberté de tous les composants (ethniques, religieuses …) présents dans ces zones, ce qui rend notre pays?
L’ Italie contribue vigoureusement aux bourreaux, en gardant le silence sur les massacres pour protéger ses propres intérêts, ou en fournissant des armes et des systèmes militaires.
Et maintenant, peut-être avec ces mêmes armes (sauf si elles ont déjà passé à Isis-Daesh) la Turquie va également bombarder les Kurdes du YPG-YPJ en Kurdistan syrien.
Mais en Mars, il est possible de donner une preuve plus concrète de notre solidarité en participant à la nouvelle année kurde (Newroz) du 21 Mars 2016.
Je joins l’appel sur invitation des organisations kurdes, transmis par UIKI, demandant la présence d’observateurs internationaux qui peuvent s’inscrire directement.
Gianni Sartori

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