#Alsazia #Elsass – IL SENTIMENTO ANTI-TEDESCO COLPISCE ANCORA A COLMAR – di Bernard Wittmann

Abbiamo appreso questa domenica da “DNA – les Dernières Nouvelles d’Alsace” che, lungi dall’essere estinta, la polemica sui cartelli stradali bilingui a Colmar ha preso una piega più radicale questo giovedì. Diverse targhe sono state vandalizzate in rue de Turckheim e in route d’Ingersheim, e la loro traduzione (in alsaziano nel primo caso, in tedesco nel secondo) è stata ricoperta di vernice blu.

Il deterioramento dei cartelli stradali bilingui di Colmar, che sono stati imbrattati di notte, è disgustoso: la mancanza di cultura, l’intolleranza e il sentimento l’anti-tedesco hanno colpito di nuovo nella città dei famigerati Hansi e Wetterlé!

In effetti, gli autori di questo messaggio di odio sono nella totale ignoranza della nostra storia: “sono quindi totalmente fuori strada”! “Fin dalla notte dei tempi, in Alsazia, montagne, laghi, fiumi, sentieri, foreste, campi, prati, città e villaggi hanno avuto nomi tedeschi, così come la maggior parte degli abitanti”, si legge sul sito web di “Alsaciae”.

Ricordo che all’inizio degli anni ’90, quando a Strasburgo furono affissi cartelli stradali bilingui, assistemmo allo stesso prurito “anti-Boche”. Poco dopo, di notte, furono cancellati con dei segni neri in segno di lutto (quello della lingua francese)! Ma la loro operazione è fallita: la pressione si è rapidamente allentata e nessuno riesce più a trovare qualcosa che non va… A parte qualche nazionalista ritardato, sostenitore dell’esclusivismo francese, che è nel secolo sbagliato e che vorrebbe iniziare una crociata “anti-Boche” come ai bei vecchi tempi delle carte d’identità selettive. Oggi, Strasburgo ha la sua “Neustadt” che è l’orgoglio degli abitanti di Strasburgo!

Dietro questa vicenda di Colmar vedo non solo il degrado di una proprietà pubblica, ma anche un incitamento all’odio che può essere perseguito. Sarebbe quindi necessario che il Comune presentasse un esposto. E se i gendarmi mettessero tanta energia per trovare i colpevoli di questa disgustosa calunnia, come hanno fatto per gli attivisti di “Unser Land” (indagini sul campo, ricerca del DNA, sorveglianza telefonica, ecc.), potrebbero trovarli abbastanza rapidamente. Ma lo faranno, vero? Inoltre, il sindaco deve prima accettare di presentare una denuncia. Wait and see! (Aspettate e vedrete!)

Per saperne di più, vi consiglio di andare su questo ottimo sito che titola il suo articolo su questo argomento: https://alsaciae.org/2024/01/15/les-cons-ca-ose-tout-cest-meme-a-ca-quon-les-reconnait/

Bernard Wittmann

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