#Asia #Popoli – INDIA: MODI STRAVINCE NEL MAHARASHTRA, MA VIENE SCONFITTO NEL JHARKHAND – di Gianni Sartori

Stando ai dati ufficiali, il 18 novembre 2024 l’inquinamento atmosferico aveva raggiunto livelli record nella capitale indiana New Delhi. Ben sessanta (60!) volte superiori alla soglia massima stabilita dall’Organizzazione mondiale della sanità.

E sempre in base ai dati ufficiali, le cose non andrebbero meglio a Mumbai (fino al 1995 Bombay, in passato classificata come “la città più inquinata del mondo”) nel Maharashtra.

Ma evidente l’aria irrespirabile, il senso di soffocamento non sono bastati per rimettere in discussione la politica del Bharatiya Janata Party (Partito del popolo Indiano, gli ultranazionalisti indù) di Narendra Modi. Deludendo in maniera plateale le aspettative dell’opposizione.

Infatti la coalizione Mahayuti si è ampiamente confermata al governo del Maharashtra (130 milioni di abitanti; il terzo Stato più popoloso dell’India e il primo per contributo al Pil) guadagnando ben 225 seggi (di cui la maggioranza al BJP, seguito dai partiti locali Shiv Sena e dal Nationalist Congress Party) su 288 dell’assemblea dello Stato (affluenza al 66,05%).

Invece la coalizione dell’opposizione, Maha Vikas Aghadi, si è dovuta accontentare di 54. Altri 9 seggi sono andati a candidati terzi.

Non sarebbe quindi un’esagerazione parlare di un vero e proprio tsunami a favore del BJP in generale e per Narendra Modi in particolare.

Una vittoria importante per il Bjp che va ad aggiungersi a quella conseguita in Haryana (dove in ottobre aveva conquistato la maggioranza assoluta con con 48 seggi su 90).

Le cose sono andata diversamente nello Stato di Jharkhand, nato nel 2000 da una divisione con il Bihar (33 milioni di abitanti e “povero” per definizione). Dove (affluenza al 67,74%) si mantiene al governo il Jharkhand Mukti Morcha (JMM), un partito regionale con una maggiore attenzione alle questioni tribali. Sostenuto dall’Indian National Congress e da alcuni partiti minori della sinistra, la coalizione si è aggiudicata complessivamente 50 seggi su 81.

Solo una ventina all’alleanza guidata dal BJP, penalizzata dalla proposta partito di Modi di inserire il Codice civile uniforme.

Una manovra che per le popolazioni indigene comporterebbe la perdita delle tradizioni, dell’identità e della per quanto relativa autonomia.

Gianni Sartori